
Un gesto senza tempo
La galanteria, quell’insieme di modi raffinati ed attenti che un uomo riserva ad una donna, è un’arte antica. È un linguaggio non verbale che comunica rispetto, ammirazione e, talvolta, anche seduzione. Ma che differenza c’è tra galanteria e cavalleria? Come si sono evolute queste pratiche nel tempo? E, soprattutto, cosa ne resta oggi?
Per rispondere, dobbiamo viaggiare attraverso i secoli, ripercorrendo epoche in cui gli uomini hanno elevato la loro condotta sociale a vera e propria arte , fino ad arrivare alla figura moderna del gentleman, l’unico vero custode di queste virtù.
Dalla Cavalleria alla Galanteria: un’evoluzione storica
L’Età della Cavalleria: tra codici d’onore e devozione
Nel Medioevo, il concetto di cavalleria era profondamente legato al codice morale dei cavalieri. Servire il proprio Re e proteggere i deboli, in particolare le donne, era una missione. La cavalleria non era solo un insieme di buone maniere, ma un vero e proprio codice d’onore.
I cavalieri medievali, influenzati dagli ideali dell’amor cortese, riverivano la donna, spesso idealizzandola. Un perfetto esempio di questa mentalità è Lancelot, che pur essendo innamorato della regina Ginevra, le giura fedeltà e devozione assoluta. Questi uomini combattevano in tornei per conquistare un fazzoletto , un sorriso della loro dama.
Era un’epoca in cui la cavalleria aveva un valore quasi sacro, ma spesso si traduceva in un idealismo più teorico che pratico. La donna era adorata ma restava confinata ad un ruolo passivo.
L’Età dell’Oro della galanteria: Il ‘600 ed il ‘700
Con il Rinascimento e soprattutto con il XVII e XVIII secolo, la cavalleria lasciò il posto alla galanteria. Non più cavalieri in armatura, ma uomini di cultura, eleganza e spirito acuto, che corteggiavano le donne con grazia e sottigliezza.
In Francia, alla corte di Luigi XIV, il Re Sole, nacque la vera arte della galanteria.
La nobiltà di Versailles trasformò il corteggiamento in una danza sofisticata fatta
d’inchini, complimenti, poesie e duelli d’onore.
Personaggi come Casanova ed il Marchese de Sade, sebbene con accezioni molto diverse, incarnavano l’idea che un uomo dovesse essere affascinante, intelligente e persuasivo con le donne. Casanova, in particolare, elevò la galanteria ad un’arte, basandosi su un rispetto sottile e su un attento ascolto della psiche femminile.

Fu un periodo fervido in cui la donna divenne la vera protagonista della società salottiera, ma la galanteria non era sempre disinteressata: spesso era uno strumento di conquista .
( vedi Casanova stesso )
L’800: L’Era del Gentleman
Se il ‘700 fu il trionfo della galanteria mondana, l’800 segnò la nascita del vero gentleman, l’uomo che univa eleganza e cortesia ad un codice morale impeccabile.
In Inghilterra, figure come Beau Brummell definirono l’archetipo dell’uomo raffinato: impeccabile nel vestire, nei modi e nel portamento, ma soprattutto nel rispetto delle donne. Qui la galanteria assunse un nuovo valore: non più solo un gioco di seduzione, ma un comportamento intrinseco allo stile di vita di un uomo di classe.
Le eroine dei romanzi di Jane Austen, come Elizabeth Bennet in “Orgoglio e Pregiudizio”, non si lasciavano incantare solo da gesti galanti superficiali, ma cercavano uomini con una vera nobiltà d’animo. Il signor Darcy ne è un esempio perfetto: un uomo di carattere, riservato, non esageratamente galante, ma sempre rispettoso e protettivo.
La Galanteria Oggi: un’Arte in crisi o in evoluzione?
Nel XXI secolo, la galanteria ha perso molte delle sue sfumature tradizionali. L’emancipazione femminile ha portato molte donne a non sentirsi più a loro agio con gesti galanti, considerandoli stucchevoli , addirittura paternalistici.
Ad esempio:
• Offrire la cena è visto da alcune donne come un atto gentile, mentre da altre come un gesto che implica una “superiorità” maschile.
• Aprire la portiera della macchina o cedere il posto può essere percepito come un segno di rispetto, ma anche come una concessione non richiesta.
• I giovani uomini di oggi spesso evitano la galanteria per paura di risultare antiquati ed invadenti.
Tuttavia, nelle occasioni formali e nel mondo del lusso, la galanteria resta un segno distintivo.
Nei ristoranti stellati, negli hotel di alta gamma e nei club esclusivi, il vero gentleman è ancora apprezzato e rispettato.
Quando la Cavalleriadiventa un Trucco e non un Valore
Non tutti gli uomini che si comportano da cavalieri sono realmente uomini di classe. Spesso, la cavalleria è solo un mezzo per ammaliare una donna, un’arma di seduzione costruita ad arte.
Esempi di falsa galanteria:
1. L’uomo che si mostra estremamente gentile solo fino a quando non ottiene quello che vuole.
2. Colui che ostenta cavalleria per dimostrare superiorità rispetto agli altri uomini.
3. Il seduttore seriale che usa la galanteria come una tecnica per affascinare, senza un reale rispetto.
In questi casi, la cavalleria perde il suo valore autentico e si trasforma in una manipolazione.
Il futuro della galanteria: Il ritorno del Gentleman
Se la cavalleria classica è in crisi, il vero gentleman è destinato a sopravvivere. Oggi ( dal mio punto di vista ) l’uomo di classe è colui che unisce galanteria, rispetto ed intelligenza emotiva .
Essere un gentleman moderno significa:
• Avere rispetto per la donna, senza imporle un ruolo.
• Essere eleganti nei modi e nelle parole, senza forzature.
• Mostrare attenzione ai dettagli, senza ostentazione.
• Offrire protezione senza far pesare la propria forza.
Oggi il vero lusso non è solo l’apparenza, ma l’essenza. La figura del gentleman rappresenta l’equilibrio tra tradizione e modernità, tra eleganza e sostanza.
La galanteria non è morta, ma si è trasformata. Non è più un codice imposto, ma una scelta di stile e di valori. L’uomo di classe non ha bisogno di esagerare, né di ostentare la sua cavalleria:
la sua vera essenza si vede nei dettagli.
E in un mondo sempre più frenetico e impersonale, forse proprio questa raffinatezza autentica è ciò che rende un uomo davvero speciale .
Fa riflettere molto: certamente i tempi cambiano ma certi valori se ne vanno perché non ci sono i veri esempi neppure la vera importanza. Non vorrei dare tutta colpa ai sesso maschile anche le veri Donne nelle qualità femminili sono una rarità in certo senso. I ruoli cambiano e la realtà si rispecchia più unisex in tanti aspetti. Bisogna partire dalle fondamenta per arrivare ad una società equilibrata.