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lo sono responsabile di quello che dico non di quello che capisci !

Immagine del redattore: Massimiliano ValenteMassimiliano Valente


La Responsabilità della Comunicazione: Oltre le Parole


Nel complesso intreccio delle interazioni umane, la comunicazione riveste un ruolo cruciale. Spesso, tuttavia, si verifica un fenomeno insidioso: crediamo di essere stati chiari nel nostro messaggio, ma l’interlocutore lo interpreta in modo errato, parziale o addirittura opposto. Questo malinteso può generare problemi profondi, portando a relazioni “monche”, ossia rapporti in cui la mancanza di comprensione reciproca mina la fiducia e l’efficacia della comunicazione stessa .


L’Illusione della comprensione


Quando comunichiamo, tendiamo a presumere che le nostre parole siano sufficienti per trasmettere esattamente ciò che intendiamo. Tuttavia, ogni individuo interpreta i messaggi attraverso il filtro delle proprie esperienze, emozioni e preconcetti. Di conseguenza, il significato originale può essere distorto o frainteso. Questo è particolarmente critico in ambito lavorativo, dove una comunicazione inefficace può compromettere progetti ed obiettivi comuni, e nella vita privata, dove può causare incomprensioni e conflitti.


La comunicazione non verbale: un linguaggio silenzioso


Oltre alle parole, la comunicazione non verbale gioca un ruolo fondamentale nel trasmettere significati. Gesti, espressioni facciali, postura e tono di voce contribuiscono a veicolare emozioni ed intenzioni.

Dopo l’esperienza traumatica del periodo COVID, molte persone hanno subito un cambiamento nel modo di relazionarsi: l’empatia ed il contatto umano si sono in parte atrofizzati, rendendo più difficile interpretare correttamente i segnali non verbali. Questo ha accentuato la necessità di prestare maggiore attenzione sia a ciò che comunichiamo oltre le parole, sia a come interpretiamo i segnali degli altri.





La Responsabilità della Comunicazione


Esiste un detto che recita: “Siamo responsabili di ciò che diciamo, non di ciò che gli altri capiscono”. Tuttavia, in un’ottica di comunicazione efficace, è fondamentale assumersi la responsabilità anche della comprensione dell’interlocutore. Ciò implica:

• Chiarezza: Esprimersi in modo semplice e diretto, evitando ambiguità.

• Ascolto Attivo: Prestare attenzione alle risposte ed ai feedback, cercando di cogliere segnali di incomprensione.

• Empatia: Considerare il punto di vista dell’altro, adattando il messaggio al suo contesto ed alle sue esperienze.

• Verifica della Comprensione: Chiedere conferma di aver trasmesso correttamente il messaggio , se necessario, riformularlo.


Riflettere sulla propria comunicazione


La nostra capacità di comunicare efficacemente a volte risulta molto difficile . L’autoisolamento a cui molte persone arrivano quando non vengono comprese e la conseguente riduzione delle interazioni sociali influiscono negativamente sull’empatia .


È quindi essenziale dedicare tempo ed attenzione al miglioramento delle nostre abilità comunicative, riconoscendo l’importanza dell’aspetto emozionale ed emotivo nelle relazioni.


La comunicazione è un processo bidirezionale che richiede consapevolezza e responsabilità da entrambe le parti.

Solo attraverso un impegno attivo nel comprendere e farsi comprendere possiamo costruire relazioni solide e autentiche, sia nel contesto professionale che in quello personale.


Interpretare ed intraprendere una buona comunicazione richiede attenzione sia alla persona con cui si interagisce sia al contesto.


Ecco alcuni consigli pratici per migliorare la comunicazione:

1. Conoscere il proprio interlocutore

• Se hai già familiarità con la persona, adatta il tuo modo di comunicare in base alle sue caratteristiche.

• Osserva il suo stile comunicativo: diretto od indiretto? Analitico o emotivo?

• Considera il suo livello di attenzione: se tende a distrarsi, usa frasi brevi e concetti chiari.

2. Adattare il linguaggio ed il tono

• Semplifica se l’interlocutore non è esperto del tema, approfondisci se lo è.

• Usa un tono che rispecchi il suo stato d’animo: se è stanco ed annoiato, serve più energia, se è stressato, meglio un approccio calmo.

• Evita tecnicismi e parole troppo complesse se non necessarie.

3. Utilizzare la comunicazione non verbale

• Mantieni il contatto visivo per mostrare interesse.

• Adatta il linguaggio del corpo al contesto: un tono aperto e rilassato aiuta a creare fiducia.

• Se la persona è fisicamente distante (online , al telefono), usa variazioni nella voce per mantenere viva l’attenzione.

4. Sintonizzarsi sull’emotività dell’altro

• Se il tuo interlocutore è introverso o timido, non invaderlo con un eccesso di parole, ma lascialo esprimere.

• Se è una persona pratica e veloce, vai dritto al punto senza divagare.

• Se è molto analitico, preparati con dati ed argomentazioni logiche.

5. Favorire un dialogo e non un monologo

• Fai domande aperte per coinvolgere l’altro nella conversazione.

• Mostra interesse per quello che dice, riformulando i suoi punti principali (“Se ho capito bene, intendi dire che…?”).

• Dai spazio alle sue reazioni ed osserva se il discorso lo coinvolge o lo annoia.

6. Regolare il ritmo della conversazione

• Se il tuo interlocutore ha poca attenzione, usa un ritmo veloce e conciso.

• Se è una persona riflessiva, dai tempo per elaborare e rispondere.

• Se devi trasmettere molte informazioni, suddividile in punti chiari e progressivi.

7. Evitare incomprensioni

• Riformula ciò che vuoi dire in modo semplice e diretto.

• Se noti segnali di confusione (sguardo perso, risposte vaghe), chiedi se serve chiarire.

• Non dare per scontato che l’altro abbia capito esattamente ciò che intendi: chiedi conferma.

8. Concludere efficacemente

• Riassumi i punti chiave per assicurarti che il messaggio sia stato recepito.

• Se necessario, lascia una traccia scritta o un follow-up per rinforzare la comunicazione.

• Chiudi con una frase che mantenga aperta la possibilità di proseguire il dialogo in futuro.


Ogni comunicazione è un equilibrio tra chi parla e chi ascolta: più si è in grado di adattarsi all’altro, più il messaggio arriva chiaro ed efficace.


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الضيف
٢٢ فبراير

L'argomento fondamentale : saper dialogare nel ascolto attivo ,comprendere ed essere presenti con sincera attenzione. L'arte di tutti i giorni sempre da imparare. C'è da ricordare che parole contano e sono importanti fino al 10% nello dialogo in presenza allora usiamo quelli giusti! L'altro concetto importantissimo è l'accoglienza e il saluto e se forse con un sorriso ? ...che spesso parla di più di una parola: sono felice di vederti, sei importante , ti ascolto con gioia....e cet. Quindi possiamo dimenticare le parole ma non possiamo dimenticare come la persona ha fatto sentire, quel calore presente che lascia un dolce ricordo un'impronta nel cuore nella voglia di rivedere ancora.

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