
Questa mattina un raggio di sole è riuscito a farsi strada tra le nuvole milanesi, regalandomi quel piccolo incoraggiamento di cui avevo bisogno per uscire e perdermi tra le strade della città. Una lunga passeggiata, senza una meta precisa, solo con la voglia di lasciarmi sorprendere.
Ho iniziato attraversando Corso Vittorio Emanuele, con il suo via vai incessante di persone tra negozi e vetrine scintillanti. Poi sono passato davanti al Castello Sforzesco, con le sue mura imponenti che sembrano raccontare storie di battaglie ed intrighi rinascimentali. Attraversando il Parco Sempione, tra il verde ancora spoglio dell’inverno ed il rumore attutito della città, mi sono ritrovato davanti a qualcosa che non mi aspettavo.
Una torre non segnalata, non incorniciata in un contesto che ne esalti il valore storico. Una torre medievale piantata lì, in un cortile, circondata da palazzi anonimi.
La Torre Liprando.
Torre Liprando: un frammento di Medioevo incastrato nel presente
Non sapevo nemmeno che esistesse, eppure era lì, testimone silenziosa di un passato che Milano sembra spesso nascondere sotto strati di cemento e vetro.
Ho subito fatto delle ricerche , scoprendo che si tratta di una delle ultime torri medievali superstiti, legata alla famiglia Liprando, un nome che emerge nei documenti storici della città. Un tempo poteva essere parte di una dimora fortificata o di un sistema difensivo, ma oggi appare come un frammento fuori posto, un relitto del passato che resiste all’indifferenza del presente.
Queste sono le cose che mi affascinano di Milano. Non è una città che espone la sua storia in modo evidente, come Roma o Firenze. Qui il passato si nasconde, va cercato, scoperto per caso tra una passeggiata e l’altra. E quando lo trovi, ti lascia senza parole.
Non è la prima volta che mi capita. Anzi, è quasi un rito. Ogni volta che faccio le mie lunghe passeggiate a Milano, m’imbatto in qualcosa che non conoscevo e che sembra quasi aspettarmi, come se la città mi lanciasse delle sfide per vedere se sono ancora abbastanza curioso da accorgermene.
Milano e le sue anomalie urbane: altri luoghi fuori dal tempo
Questa città è piena di luoghi come la Torre Liprando, frammenti di un passato che emergono all’improvviso in contesti che sembrano non appartenergli.

1. La Ca’ de l’Oreggia: il citofono più strano della città
Passeggiando in Via Serbelloni 10, mi è capitato di imbattermi nella Ca’ de l’Oreggia, una palazzina ottocentesca che ha una caratteristica insolita: sulla facciata c’è un’enorme orecchia in bronzo, che un tempo fungeva da citofono ante-litteram. La Milano nascosta è fatta anche di questi dettagli surreali.

2. Il Lazzaretto: il fantasma di Manzoni ancora tra noi
Chi ha letto I Promessi Sposi sa cosa fosse il Lazzaretto di Milano, il grande ricovero per appestati che dominava la città nel Seicento. Quasi tutto è stato demolito, ma in Via San Gregorio esiste ancora un piccolo portico sopravvissuto alla modernizzazione. È come un’ombra, un’eco di un’epoca che sembra scomparsa ma che in realtà è ancora lì, per chi sa guardare.
3. La Rotonda della Besana: da cimitero a spazio culturale
Se la si osserva senza conoscere la sua storia, si potrebbe pensare che sia sempre stata un luogo d’arte e cultura. In realtà, la Rotonda della Besana era il cimitero dell’Ospedale Maggiore. È uno di quei posti dove il passato si è trasformato senza sparire del tutto, lasciando dietro di sé un’energia particolare.
Le chiese sconsacrate di Milano: quando il sacro diventa altro
Un altro fenomeno che mi ha sempre incuriosito è quello delle chiese sconsacrate, edifici che un tempo erano luoghi di culto e che oggi hanno trovato destinazioni completamente diverse. Alcune sono state recuperate in modo intelligente, altre giacciono in stato di semi-abbandono, sospese tra memoria e oblio.
1. San Paolo Converso: da chiesa a showroom
In pieno centro, la Chiesa di San Paolo Converso è un esempio perfetto di riqualificazione creativa. Oggi è uno spazio per eventi di design, dove si cammina tra affreschi rinascimentali e installazioni contemporanee. Un contrasto affascinante, che racconta molto dello spirito della città.
2. Santa Maria alla Fontana: il tempio dimenticato
Questa chiesa è meno conosciuta, ma mi ha sempre colpito per la sua atmosfera particolare. Un tempo era legata a leggende di guarigioni miracolose, oggi è quasi dimenticata, persa in un angolo della città.
3. L’ex Chiesa di San Carpoforo: da luogo di culto a scuola d’arte
Oggi ospita una parte dell’Accademia di Brera, ma un tempo era una chiesa vera e propria. Mi piace pensare che, in qualche modo, la sua funzione non sia poi così cambiata: un tempo si cercava la luce divina, oggi si coltiva quella dell’arte.
4. L’ex chiesa del Gattopardo: da luogo sacro a tempio della notte
Tra le trasformazioni più particolari c’è quella dell’ex chiesa che oggi ospita il Gattopardo, uno dei locali più esclusivi della movida milanese. Un tempo spazio sacro, poi abbandonata, è stata trasformata negli anni ‘90 in una delle discoteche più affascinanti della città. La navata centrale, i soffitti decorati e le colonne danno al luogo un’aria surreale: un tempio del divertimento che ha preso il posto del raccoglimento religioso. Una trasformazione che racconta bene l’anima di Milano, sempre in movimento, sempre capace di reinventarsi.
Milano: una città che non smette mai di sorprendermi
Sono anni che vengo a Milano, eppure ogni volta scopro qualcosa di nuovo. La Torre Liprando è solo l’ultima di una lunga serie di sorprese, un altro tassello in questo mosaico di storie sommerse che emergono quando meno te lo aspetti.
Questa città non si concede facilmente. Bisogna camminarla, osservarla con attenzione, essere pronti a lasciarsi incuriosire. Milano non ti racconta tutto subito, ma quando lo fa, sa lasciarti senza parole.
Ed è proprio per questo che mi piace.
1. Torre Liprando
Questa torre medievale, situata in Via Pietro Giannone 9, è ciò che resta dell’antica Chiesa della Santissima Trinità, fondata nel 1075 dal prete Liprando.
2. Ca’ de l’Oreggia
Situata in Via Serbelloni 10, questa curiosa scultura a forma di orecchio fungeva da citofono ed è opera dello scultore Adolfo Wildt, realizzata negli anni ’30.
3. Lazzaretto di Milano
Un tempo ricovero per gli appestati nel XVII secolo, oggi ne rimane solo un piccolo portico in Via San Gregorio, testimonianza di un passato storico significativo.
4. Rotonda della Besana
Questo edificio storico, originariamente parte del cimitero dell’Ospedale Maggiore, è oggi uno spazio culturale che ospita mostre ed eventi.
5. Chiesa di San Paolo Converso
Questa chiesa sconsacrata nel centro di Milano è stata trasformata in uno showroom di design, mantenendo intatti gli affreschi rinascimentali che adornano le sue pareti.
6. Santa Maria alla Fontana
Questa chiesa, meno conosciuta ma ricca di storia, è legata a leggende di guarigioni miracolose ed è situata in una zona tranquilla della città.
7. Ex Chiesa di San Carpoforo
Ora parte dell’Accademia di Brera, questa ex chiesa è stata trasformata in uno spazio dedicato all’arte e alla formazione artistica.
8. Ex Chiesa del Gattopardo
Un esempio di trasformazione unica, questa ex chiesa è diventata una delle discoteche più esclusive di Milano, mantenendo l’architettura originale che crea un’atmosfera suggestiva.
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